COME RICONOSCERE UN IMPRESA
- Edoardo Matarazzo

- 18 ago
- Tempo di lettura: 4 min

La varietà di termini utilizzati per descrivere le imprese, come PMI, large-cap, mid-cap, small-cap, start-up, e PMI innovative, può creare confusione e portare a domandarsi: di cosa stiamo realmente parlando?
Questo articolo intende fornire un quadro sintetico e chiaro delle caratteristiche che permettono di identificare la dimensione e la tipologia di un'impresa, con particolare riferimento ai parametri italiani.
Start-up & Start-up innovative
Una start-up è un'impresa giovane, caratterizzata da un modello di business innovativo e da un elevato potenziale di crescita rapida. In questa fase, l'azienda è focalizzata sulla sperimentazione del proprio modello di business e sulla ricerca della strategia ottimale. Tuttavia, questa fase comporta un alto tasso di rischio, poiché le incognite sono numerose e le sfide possono essere molteplici.
Le start-up si dividono generalmente in due categorie:
Newco: aziende di nuova costituzione.
Spin-off: divisione di un ramo (o più rami) d’azienda che diventano entità autonome.
Quando una start-up sviluppa e commercializza prodotti o servizi ad alto contenuto tecnologico, viene definita Start-up Innovativa. Per rientrare in questa categoria, devono essere soddisfatti alcuni requisiti specifici oltre la natura tech:
Non deve essere operativa da più di 5 anni.
Non deve derivare da fusioni o scissioni di altre imprese.
Deve avere sede operativa o filiale in Italia.
Non deve superare i 5 milioni di euro di produzione annua dal secondo anno di attività.
Non deve distribuire utili.
Inoltre, una start-up innovativa deve rispettare almeno due delle seguenti condizioni:
Possedere un brevetto o una licenza legata all'attività.
Almeno un terzo dei dipendenti deve aver completato un dottorato o essere in procinto di farlo, mentre i restanti due terzi devono possedere una laurea magistrale.
Le spese in ricerca, sviluppo e innovazione devono rappresentare almeno il 15% dei costi o del valore totale della produzione
Piccole Medie Imprese
Le piccole e medie imprese (PMI) rappresentano il 99% del tessuto imprenditoriale Italiano e si classificano come segue:
Microimpresa: meno di 10 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore a 2 milioni di euro.
Piccola impresa: meno di 50 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore a 10 milioni di euro.
Media impresa: meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro o un bilancio inferiore a 43 milioni di euro
PMI Innovative
Per essere considerata PMI innovativa, un'impresa deve soddisfare requisiti aggiuntivi:
Possedere brevetti legati alla propria attività.
Almeno un terzo dei dipendenti deve essere in possesso di un dottorato.
Le spese in ricerca, sviluppo e innovazione devono essere pari ad almeno il 3% del costo totale o della produzione.
Grandi Imprese
Un'impresa che supera i 250 dipendenti, ha ricavi annui superiori a 50 milioni di euro o un totale di bilancio superiore a 43 milioni di euro è definita grande impresa.
Imprese quotate:
La classificazione fornita finora si riferisce principalmente ad aziende non quotate, ovvero private. Quando invece parliamo di imprese quotate, entrano in gioco terminologie differenti che prendono in considerazione la capitalizzazione di mercato. La capitalizzazione di mercato è il valore totale delle azioni in circolazione di un'azienda e rappresenta uno degli indicatori principali utilizzati per classificare le imprese quotate.
In base alla capitalizzazione di mercato, le aziende quotate possono essere suddivise in diverse categorie:
Small Cap: Sono le aziende con una capitalizzazione di mercato inferiore ai 2 miliardi di dollari. Queste imprese sono spesso in fase di crescita o operano in nicchie di mercato specifiche. Sebbene possano offrire opportunità di crescita elevate, sono anche più suscettibili a rischi economici e di mercato.
Mid Cap: Le aziende con una capitalizzazione di mercato compresa tra i 2 e i 10 miliardi di dollari. Queste imprese hanno generalmente una crescita significativa, ma con una stabilità inferiore rispetto alle Large Cap. Sono considerate una buona via di mezzo per gli investitori che cercano un equilibrio tra rischio e rendimento.
Large Cap: Sono le aziende con una capitalizzazione di mercato elevata, solitamente superiore ai 10 miliardi di dollari. Queste imprese sono spesso leader nei loro settori e presentano una stabilità finanziaria significativa, attirando investitori istituzionali e privati.
Comprendere la dimensione e la tipologia di un’impresa è fondamentale per una corretta valutazione, sia per gli investitori che per chi opera nel settore. Ogni classificazione offre spunti diversi su stabilità, rischio e potenziale di crescita, permettendo una scelta informata in base alle proprie esigenze e obiettivi. In un contesto economico in continua evoluzione, saper interpretare correttamente questi termini è essenziale per navigare efficacemente nel mondo delle imprese.
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