INVESTIRE NEL MATTONE CONVIENE? Tutto quello che devi sapere prima di scegliere.
- Edoardo Matarazzo
- 3 giorni fa
- Tempo di lettura: 5 min

Investire in immobili è da sempre un pilastro nella cultura finanziaria italiana. La casa rappresenta non solo un rifugio, ma anche un simbolo di stabilità e sicurezza economica. Questo retaggio culturale ha radici profonde, che risalgono a un'epoca in cui la proprietà immobiliare era considerata il principale mezzo per preservare la ricchezza familiare. Anche oggi, nonostante i cambiamenti nei mercati finanziari e l'avvento di nuove opportunità d'investimento, il mattone continua a sedurre gli italiani per la sua percezione di solidità e il suo valore tangibile. Tuttavia, come ogni investimento, anche l'immobiliare presenta complessità e rischi che non vanno sottovalutati. Investire nel mattone conviene ancora? Dipende da molteplici fattori, spesso sottovalutati. Ecco un’analisi oggettiva..
Come si può investire in immobili
Esistono diverse modalità per investire nel settore immobiliare, ognuna con caratteristiche e obiettivi distinti:
Acquisto diretto di immobili:
Prima casa (non considerata un vero investimento ma piuttosto un obiettivo finanziario).
Seconda casa o immobili da affittare, con l’obiettivo di generare una rendita passiva.
Speculazione immobiliare: acquisto di immobili a prezzo ridotto, magari da ristrutturare, per poi rivenderli a un prezzo maggiore.
Investimenti indiretti:
REIT (Real Estate Investment Trust): Fondi di investimento immobiliare che consentono di investire in un portafoglio diversificato di immobili.
ETF immobiliari: Fondi negoziati in borsa che seguono l’andamento di indici immobiliari.
Azioni di società immobiliari: Investire in aziende che possiedono o gestiscono immobili.
Crowdfunding immobiliare: Finanziamento collettivo per progetti immobiliari.
In questo articolo ci concentreremo sull'investimento tradizionale, quello più diffuso tra gli italiani.
Investire tradizionalmente
L’acquisto diretto di immobili, specialmente per affittarli, è la modalità più utilizzata dagli italiani. Vediamo i pro e i contro di questo approccio:
Vantaggi:
Stabilità percepita: Gli immobili sono spesso considerati beni rifugio, associati a una stabilità di valore nel tempo. Tuttavia, questa percezione non sempre rispecchia la realtà, che può variare significativamente a seconda delle specifiche circostanze di mercato e delle condizioni economiche.
FONTE: IDEALISTA - ANDAMENTO PREZZI DEGLI IMMOBILI IN ITALIA Reddito passivo: Gli affitti generano un flusso di cassa regolare.
Protezione dall’inflazione: Il valore degli immobili e i canoni di affitto possono aumentare con l’inflazione.
Svantaggi
Illiquidità: Vendere un immobile richiede tempo e può comportare alti costi di transazione.
Costi di gestione: Manutenzione, tasse, e spese straordinarie possono erodere il rendimento.
Rischio di insolvenza: Gli inquilini potrebbero non pagare l’affitto o abbandonare l’immobile.
Come mantenere il valore dell'immobile nel tempo
Per preservare il valore dell’immobile, è fondamentale pianificare interventi di manutenzione e ristrutturazione. Alcune azioni chiave includono:
Manutenzione ordinaria: Piccoli interventi regolari per evitare il degrado strutturale.
Ristrutturazioni: Migliorie come l’efficientamento energetico, la ristrutturazione di bagni e cucine o la sostituzione degli infissi possono aumentare il valore dell’immobile.
Certificazioni energetiche: Una classe energetica alta non solo aumenta il valore di mercato, ma riduce anche i costi per eventuali inquilini.
Rischi dell’investimento immobiliare
Gli investimenti immobiliari non sono esenti da rischi. Ecco i principali:
Rischio di insolvenza degli inquilini: Una delle problematiche più frequenti.
Rischio di sfitto: Periodi prolungati senza inquilini possono trasformare un investimento redditizio in una perdita.
Rischio di svalutazione: Il valore degli immobili può diminuire in caso di crisi economiche o di cambiamenti demografici.
Rischio fiscale: L’aumento delle imposte sugli immobili può ridurre i rendimenti netti.
Rischio di concentrazione: Investire in un solo immobile è meno diversificato rispetto a investimenti su scala più ampia.
Quali calcoli fare prima di capire se investire in immobili?
Prima di decidere se investire in immobili, è fondamentale calcolare il rendimento netto e confrontarlo con altre opportunità d'investimento per valutare se l'acquisto sia davvero conveniente. Spesso si tende a considerare il valore dell'immobile come il prezzo d'acquisto indicato, ma la realtà è più complessa.
Ad esempio, se trovi una casa su un portale immobiliare venduta a 100.000€, questo rappresenta il valore lordo che il venditore riceve, ma non necessariamente il costo reale per te. Se decidi di acquistare con un mutuo, il costo complessivo salirà, includendo la quota capitale e gli interessi sul finanziamento. Per esempio, un mutuo potrebbe portare il costo effettivo a 150.000€ o più.
Calcolo del rendimento lordo - Supponiamo che tu riesca ad affittare la casa a 600€ al mese.
Costo immobile: 150.000€ (comprensivo di interessi del mutuo)
Affitto mensile: 600€
L'incasso annuale sarà di 600€ x 12 = 7.200€.
Questo equivale a un rendimento lordo annuo del 4,8% rispetto al valore d'acquisto iniziale di 150.000€.
Tuttavia, questo è un dato lordo che deve essere ridimensionato. Su questo reddito, infatti, dovrai pagare le tasse, come la cedolare secca o l'aliquota IRPEF, a seconda del regime fiscale scelto. Inoltre, vanno considerati i costi aggiuntivi iniziali, come quelli di agenzia, notaio e imposte sull'acquisto.
Manutenzione e deprezzamento: Nel lungo termine, il costo maggiore è spesso rappresentato dalla manutenzione dell'immobile, necessaria per evitare la svalutazione nel tempo. Su orizzonti temporali molto lunghi, queste spese riducono il rendimento di oltre il 50%.
Incertezza della rendita: Un altro aspetto da non sottovalutare è l'incertezza legata alla rendita:
La qualità degli inquilini può incidere sulla puntualità e regolarità dei pagamenti.
Potresti non riuscire a tenere l'immobile costantemente affittato, riducendo il rendimento netto complessivo.
Conclusione
Investire in immobili non rappresenta sempre un’opportunità vantaggiosa; per questo motivo è essenziale un’analisi approfondita prima di agire. Sebbene il settore immobiliare rimanga un pilastro della cultura finanziaria italiana, grazie alla percezione di stabilità e al valore tangibile associato al "mattone", non è privo di complessità e rischi. Costi significativi legati all’acquisto, alla gestione e alla manutenzione, uniti alle incertezze sulla redditività degli affitti e alla scarsa liquidità, possono incidere negativamente sul rendimento netto. Una valutazione realistica della redditività è cruciale, includendo tutte le spese previste, i rischi potenziali e il confronto con altre opportunità di investimento. Una gestione attenta e una pianificazione strategica possono contribuire a massimizzare i rendimenti e a preservare nel tempo il valore dell’immobile.
In sintesi, come per qualsiasi investimento, il successo dipende da una valutazione obiettiva, dalla capacità di diversificare il portafoglio in modo intelligente e da una strategia a lungo termine ben definita.
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