RISCATTO LAUREA O NON RISCATTA LAUREA: Una guida alla pianificazione previdenziale
- Edoardo Matarazzo

- 4 giu
- Tempo di lettura: 6 min
Il riscatto degli anni universitari rappresenta una strategia essenziale per ottimizzare il proprio percorso pensionistico. Questa pratica consente di versare contributi previdenziali per gli anni di studio universitario, ad eccezione di quelli fuori corso, garantendo che tale periodo sia incluso nel calcolo dei requisiti contributivi e dell'importo della pensione. In questo modo, gli anni dedicati alla formazione vengono considerati a pieno titolo nel conteggio contributivo, evitando che rimangano esclusi ai fini pensionistici.
Quali requisiti occorrono?
Per richiedere il riscatto degli anni universitari, è necessario aver conseguito il relativo titolo di studio, che può includere diploma universitario, laurea triennale, laurea quadriennale, laurea a ciclo unico, laurea specialistica biennale, dottorato di ricerca o titoli rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale, con modalità variabili in base alla data di conseguimento. Sono inclusi anche titoli esteri e corsi post-laurea all'estero, se riconosciuti in Italia. Sono esclusi gli anni fuori corso e i periodi di studio non conclusi.
È inoltre richiesto almeno un contributo obbligatorio nell’ordinamento pensionistico di riferimento, salvo per i non occupati. Gli anni universitari coperti da lavoro stabile non possono essere riscattati, poiché già considerati ai fini contributivi.
Chi può riscattare la laurea?
Il riscatto della laurea è accessibile sia ai lavoratori che ai non occupati, anche se non hanno mai versato contributi previdenziali, né in Italia né all'estero. Inoltre, possono richiedere il riscatto coloro che sono iscritti all'INPS o ad altre casse previdenziali.
Come fare il riscatto laurea?
Per riscattare la laurea, è necessario contattare il proprio ente previdenziale, come l'INPS o la cassa privata di riferimento. Nella maggior parte dei casi, come per il riscatto laurea INPS, la richiesta può essere presentata online accedendo alla propria area personale sul sito dell'ente. In alternativa, è possibile rivolgersi a patronati, intermediari autorizzati o utilizzare il servizio di assistenza multicanale offerto dall'istituto.
Come si paga?
Il pagamento può essere effettuato tramite MAV, sia in un'unica soluzione che in comode rate.
Come viene calcolato il riscatto?
Il costo del riscatto degli anni di laurea varia in base al periodo di studio e alle normative previdenziali applicabili.
Per le lauree conseguite prima del 1996 o entro il 31 dicembre 2011, con almeno 18 anni di contribuzione pre-1996, si utilizza il sistema della riserva matematica, basato sul calcolo retributivo. Questo metodo determina l’onere di riscatto in base alla differenza tra la pensione con e senza i periodi da riscattare, moltiplicata per un coefficiente variabile in base alla categoria lavorativa, età e sesso, come stabilito nei decreti ministeriali.
Per i periodi di studio successivi al 1996, il calcolo avviene secondo il sistema percentuale o contributivo, applicando l'aliquota vigente (generalmente 33% per i dipendenti) sull'imponibile previdenziale degli ultimi 12 mesi di contribuzione. Ad esempio, per un lavoratore con un imponibile di 25.000 euro, il riscatto di 4 anni costerebbe 33.000 euro. Se l'imponibile è inferiore al reddito minimale, l’aliquota si applica sul minimale annuo. Il sistema contributivo può essere utilizzato anche in casi specifici, come l’opzione al contributivo, l’opzione donna, il computo nella Gestione Separata, o la totalizzazione con ricalcolo contributivo, secondo le normative vigenti. Questo metodo risulta particolarmente vantaggioso per chi non ha ancora iniziato a lavorare o si trova in stato di disoccupazione.
Riscatto Agevolato
Introdotto con il Decreto Legge n. 4 del 2019, il riscatto agevolato offre un calcolo semplificato basato sul minimale contributivo degli artigiani e commercianti iscritti alla gestione INPS. Noto anche come "a forfait", il riscatto laurea agevolato permette di riscattare gli anni di studio universitario a partire dal 1° gennaio 1996 con un costo fisso annuale, che varia in base all'aggiornamento del minimale contributivo. Ad esempio, mentre nel 2022 il costo era di 5.775€, nel 2024 è salito a 6.076,95€ per anno.
Ecco i ulteriori requisiti e condizioni per accedere all'agevolazione:
Il riscatto agevolato è disponibile per chi ha versato almeno un contributo nella gestione INPS.
Non ci sono limiti di età per fare domanda.
Sono esclusi dall'agevolazione i periodi soggetti al metodo retributivo; solo i periodi contributivi successivi al 1° gennaio 1996 possono essere riscattati.
Questo metodo è particolarmente conveniente rispetto al riscatto ordinario, poiché il calcolo non dipende dal reddito effettivo, ma si basa su una quota fissa. Ad esempio, riscattare 4 anni di studio costerebbe circa 24.307,80€. Tuttavia, il riscatto agevolato ha un minore impatto sulla futura pensione ed è limitato ai periodi contributivi successivi al 1996. È possibile applicarlo anche a periodi precedenti, optando per il sistema contributivo per la pensione.
ATTENZIONE: È importante notare che il costo del riscatto agevolato è aumentato significativamente negli ultimi anni, rendendo necessario valutare attentamente questa opzione in relazione alla propria situazione previdenziale.
Deducibilità del riscatto laurea
Richiedere il riscatto della laurea offre importanti vantaggi fiscali. Il costo del riscatto è infatti deducibile dalla dichiarazione dei redditi, riducendo il reddito imponibile e, di conseguenza, le tasse dovute. Inoltre, se la spesa è sostenuta dai genitori per i figli, in alcuni casi può essere detratta direttamente dall'imposta dovuta.
Secondo l’articolo 10, comma 1, lettera e) del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), i contributi previdenziali versati, inclusi quelli per il riscatto degli anni universitari, sono deducibili dal reddito complessivo. Ecco le principali percentuali di deducibilità:
Riscatto genitoriale: detraibile al 19% per i familiari di un laureato disoccupato a carico.
Riscatto laurea ordinario: integralmente deducibile.
Riscatto laurea agevolato: detraibile al 50%, ripartito in 5 rate annuali di pari importo.
Le spese possono essere dedotte dal reddito complessivo o dall’imposta lorda, purché non siano già state dedotte dai singoli redditi. Regole specifiche si applicano al riscatto finanziato dall'azienda come incentivo all'esodo volontario del lavoratore, con deducibilità dall'IRES ma non dall'IRPEF, poiché soggetto a tassazione separata.
Quando conviene riscattare?
Riscattare la laurea è conveniente quando si vuole aumentare l'anzianità contributiva per anticipare il pensionamento o incrementare l'importo della pensione. Questo riscatto è particolarmente vantaggioso se si è vicini all'età pensionistica ma non si raggiungono ancora i 20 anni di contributi, o se si desidera anticipare la pensione avendo una carriera lavorativa senza interruzioni contributive. Inoltre, per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996 e ha redditi elevati, riscattare gli anni di laurea pre-1996 può eliminare il massimale contributivo, incrementando significativamente la pensione.
Tuttavia, è fondamentale valutare con attenzione l’impatto del riscatto sulla propria situazione previdenziale, preferibilmente con il supporto di un consulente esperto. La convenienza del riscatto va esaminata nel contesto della propria strategia previdenziale e finanziaria complessiva.
Confronto tra riscatto della laurea e fondo pensione: qual è la migliore opzione?
Quando si pianifica il futuro finanziario, la scelta tra riscattare la laurea o investire in un fondo pensione dipende da diversi fattori personali e finanziari.
Deducibilità fiscale: Il riscatto della laurea offre una deducibilità fiscale totale senza limiti, mentre il fondo pensione ha un limite massimo di €5.164,57. Anche se le due forme possono essere complementari, il riscatto della laurea offre una maggiore deducibilità.
Tassazione della prestazione: Il riscatto della laurea è soggetto a tassazione IRPEF, mentre le prestazioni del fondo pensione possono beneficiare di aliquote più basse (dal 23% al 15%-9%), rendendo il fondo pensione più conveniente.
Impatto sulla pensione: Il riscatto della laurea aumenta l’importo della pensione con una rivalutazione basata sul PIL, mentre i fondi pensione offrono rendimenti legati agli investimenti, con maggiore flessibilità nella gestione. In questo caso, il fondo pensione potrebbe risultare preferibile.
Anticipo della pensione: Il riscatto della laurea può consentire di anticipare la pensione se i periodi riscattati contribuiscono a raggiungere i requisiti contributivi necessari. In parallelo, un fondo pensione offre la possibilità di accedere alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA), che può sostenere l'aderente fino al raggiungimento dell'età pensionabile, fornendo un reddito temporaneo sotto forma di rendita. La scelta tra riscattare la laurea, utilizzare la RITA, o combinare entrambe le opzioni dipende da un'analisi approfondita della propria situazione e delle esigenze specifiche. Una valutazione dettagliata è fondamentale per determinare la strategia più adatta
Prestazione: Il riscatto della laurea fornisce una rendita pensionistica, mentre il fondo pensione offre la scelta tra rendita e capitale, a seconda delle preferenze personali.
Tempi di erogazione e prestazioni per morte: Il riscatto della laurea si attiva al pensionamento con la possibilità di una pensione indiretta o di reversibilità. Il fondo pensione, invece, consente una maggiore flessibilità e l’ereditabilità del capitale accumulato.
Conclusione
Sebbene il riscatto della laurea possa sembrare la scelta ideale per chi desidera anticipare la pensione, è importante considerare le complessità legate all'INPS e alle sue criticità. Il riscatto della laurea comporta un costo significativo, e in molti casi il beneficio ottenuto potrebbe non giustificare l'investimento. Al contrario, un fondo pensione offre maggiore flessibilità e accessibilità sotto questo aspetto.
La decisione non dovrebbe basarsi su preferenze personali, ma su un'analisi approfondita delle proprie esigenze e obiettivi. Solo una valutazione attenta può guidare verso la scelta più appropriata e vantaggiosa.
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